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MINIRIFORMA DELLO SPORT
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MINIRIFORMA DELLO SPORT

E le altre novità dal mondo del terzo settore

Quella passata è stata veramente una settimana molto intensa. Dai lavori con il Consiglio Nazionale del Terzo Settore, ai convegni di OINP allo studio delle ultimissime novità in ambito sportivo con i Consulenti dello Sport di cui mi onoro di farne parte.

🟢 DAL MONDO DELLO SPORT

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 𝐃𝐄𝐂𝐑𝐄𝐓𝐎-𝐋𝐄𝐆𝐆𝐄 𝟑𝟏 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟒, 𝐧. 𝟕𝟏 con tante novità per il mondo sportivo ma, soprattutto, una rivoluzione per il “volontariato sportivo”.
La novità di cui vi avevo già parlato nella scorsa podletter ora è “legge”. Con la pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale è iniziato ufficialmente l’iter parlamentare per la conversione in legge di questa che i più ritengono essere una mini-riforma dello sport.
Prima di tutto però ci terrei a precisare che il Decreto (già in vigore):

  • potrebbe subire modifiche in sede di conversione;

  • potrebbe addirittura non essere mai converito e, pertanto, decadere.

Se vuoi capire la portata innovatrice del decreto ti invito a leggere l’approfondimento dell’amico e collega Avv. Giorgio Sandulli per i Consulenti dello Sport Una nuova mini-riforma dello sport: il decreto legge n. 71, del 31 maggio 2024
Cosa penso io poco importa ma, sicuramente, avrei evitato di creare ancora confusione e, perché no, avrei preferito vedere pubblicati altri e più urgenti provvedimenti (tra tutti quel decreto sulle attività diverse che da troppo tempo stiamo aspettando) … ma come si direbbe qualcuno … ubi maior minor cessat

➖ Sottoscritto il Protocollo d'Intesa tra il Dipartimento per lo Sport e la Guardia di Finanza.

Il 31 maggio è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa che disciplina i rapporti di collaborazione tra la Guardia di finanza e il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri.

A sottoscriverne i contenuti, alla presenza del Ministro per lo Sport e i Giovani, Dott. Andrea Abodi, il Comandante Generale della Guardia di finanza, Gen. C.A. Andrea De Gennaro, e il Capo del Dipartimento per lo Sport, Dott. Flavio Siniscalchi.

Per effetto dell’accordo, si consolida una sinergia già da tempo attivata tra le due Istituzioni e destinata a rafforzarsi ulteriormente con l’obiettivo di sostenere l’azione di prevenzione e contrasto agli illeciti legati all’erogazione dei contributi nazionali ed europei, destinati alla crescita e alla diffusione della pratica sportiva.

L’accordo contempla iniziative rivolte all’aggiornamento professionale del personale di entrambe le Istituzioni, ma anche al supporto amministrativo dei soggetti beneficiari dei contributi pubblici, prevedendo l’organizzazione di momenti di confronto per lo scambio delle migliori pratiche e di specifici corsi di formazione e aggiornamento.

Seguendo uno schema ormai collaudato, la collaborazione troverà concreta attuazione anche in costanti scambi informativi che permetteranno alla Componente Speciale della Guardia di finanza di approfondire dati, notizie e altre informazioni qualificate, sviluppare progetti operativi e attivare i Reparti territoriali del Corpo per l’esecuzione di riscontri investigativi “sul campo”.

➖ Guida pratica alla fiscalità nelle associazioni sportive dilettantistiche.


E’ uscito su Sprint e Sport un articolo a mia firma sulla fiscalità associativa. Pur non avendo deciso io il sottotitolo, tutto sommato, sono abbastanza d’accordo con la Redazione secondo cui, oggi, o sei Superman oppure ti servono tre studi professionali che sicuramente non lavorano gratuitamente … a dire il vero non mi basterebbe un’ora per esprimerti ciò che veramente penso ma, sicuramente, non credo che un presidente associativo debba essere un superman … soprattutto se è affinacato da un consiglio direttivo sano, affiatato e un minimo preparato. (LEGGI QUI IL MIO ARTICOLO)

🟢 DAL MONDO DEL TERZO SETTORE

➖ Consiglio nazionale del terzo settore e RUNTS

Lo scorso 30 Maggio sono stato all’ultimo Consiglio Nazionale del Terzo Settore per portare il resconto dei lavori fatti con il Tavolo Terzo Settore e Sport. E’ stata l’occasione per dialogare con il Vice Ministro Bellucci e tutti gli attori di questo fantastico mondo ma, soprattutto, per evidenziare le attuali criticità del sistema.
Tante le tematiche poste all’ordine del giorno. Dall’IVA per le realtà associative, alle nuove opportunità per il terzo settore passando, inoltre, per il report offerto da Unioncamere sul Registro Nazionale del Terzo Settor (RUNTS).

Il primo rapporto dell’Osservatorio del Runts, promosso dal Ministero del Lavoro e da Unioncamere, ha mappato circa 2 milioni e mezzo di volontari.

(CLICCA QUI PER VEDERE LA PRESENTAZIONE)

Sul sito Unioncamente potrai scaricare il RAPPORTO 2024 SUL REGISTRO UNICO NAZIONALE DEL TERZO SETTORE e delle pratiche SLIDES di presentazione a cura del Dr. Rinaldi.

Se ti colleghi a DAILYLEX SUBSTACK potrai scaricarle direttamente dalla podletter.

Presentazione Runts 29 5 24 Def
1.14MB ∙ PDF file
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Rapporto Runts 2024
15.4MB ∙ PDF file
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I lavori del CNTS proseguiranno in attesa della nomina dei componenti per la nuova consigliatura terminata proprio lo scorso giovedì.

➖ Avviso n. 2/2023: pubblicate le linee operative sulla gestione delle iniziative e dei progetti ammessi al contributo

Sono state pubblicate le linee operative sulla gestione delle iniziative e dei progetti di rilevanza nazionale finanziati con il fondo ex art. 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i..

I beneficiari del finanziamento di cui all'Avviso n. 2/2023 possono prendere visione delle stesse e degli allegati visitando la pagina dedicata.

Con Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, n. 101 del 20 luglio 2023, registrato dalla Corte dei Conti il 28 luglio 2023 al n. 2149, disponibile sul sito internet del Ministero, sono stati individuati gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività finanziabili attraverso il fondo di cui all’art. 72 del D.lgs. n. 117 del 2017, per l’annualità 2023, a valere sulle risorse disponibili per il corrente esercizio finanziario e destinate ad iniziative e progetti di rilevanza nazionale, pari a complessivi euro 22.666.890.

Con il Decreto direttoriale n. 190 del 21 settembre 2023 è stato adottato l'Avviso 2/2023, che sulla base degli obiettivi generali, delle aree prioritarie di intervento e delle linee di attività contenuti nell’atto di indirizzo, disciplina i criteri di selezione e di valutazione, le modalità di assegnazione ed erogazione del finanziamento, le procedure di avvio, l’attuazione e la rendicontazione degli interventi finanziati.

➖ Approvato il disegno di legge su inclusione socio-lavorativa dei detenuti.

L’Assemblea del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, in corso presso la Plenaria Marco Biagi di Villa Lubin, ha appena approvato all’unanimità un documento di Osservazioni e Proposte in tema di lavoro, studio e formazione in carcere e un Disegno di legge di iniziativa CNEL volto a favorire l’inclusione socio-lavorativa dei detenuti, di cui sono stato onorato di esserne relatore e che verrà ora trasmesso alle Camere.

L’iniziativa si inserisce nel solco del progetto ‘Recidiva Zero’, realizzato in stretta collaborazione con il Ministero della Giustizia e che ha visto lo scorso 16 aprile un’importante giornata di lavoro con il coinvolgimento di istituzioni, parti sociali, realtà del terzo settore ed operatori pubblici e privati.

Tra i punti rilevanti del Disegno di legge – che è il primo Ddl dell’attuale Consiliatura – vi è il principio di parità di trattamento dei detenuti nella veste di lavoratori alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria, la valorizzazione del ruolo delle Commissioni regionali per il lavoro penitenziario, il miglioramento delle misure previste dalla “legge Smuraglia” e l’istituzione del collocamento mirato per i giovani che escono dagli Istituti penali per minorenni, dopo un percorso certificato di formazione.

🟢 CONSIGLI

Manca poco al Tour de France che partirà il 29 giugno da Firenze …

Da vedere:

Tour de France: sulla scia dei Campioni. Questa docuserie Netflix segue i ciclisti di diverse squadre d'élite che tra lacrime e trionfi si sfidano nella gara più massacrante al mondo.

Da leggere:

Gli italiani al Tour de France

Il Tour de France è per tutto il mondo la corsa ciclistica più ambita, un evento sportivo secondo per popolarità solo alle Olimpiadi e ai Mondiali di calcio. Per gli italiani, però, è qualcosa di più.

Da sempre, al di qua delle Alpi, il Tour è un po’ il contrario del Giro d’Italia: mentre il Giro è una grande festa di paese in cui l’Italia intera si stringe ai crocicchi delle strade per incitare i “nostri”, la Grande Boucle ha il sapore della spedizione in terra straniera, dove si parla un’altra lingua, dove i paesaggi, le montagne e il cibo sono diversi. Se a questo si aggiunge l’antica rivalità con i francesi – «che s’incazzano», certo, ma che sanno riconoscere il valore dei grandi ciclisti, anche italiani – è evidente perché anche un solo giorno in maglia gialla può valere una carriera.

E così, come gli emigranti che andavano a cercare fortuna con la valigia di cartone, i nostri ciclisti sono sempre partiti alla volta del Tour come per un grande viaggio, dagli esiti talvolta gloriosi, talvolta amari, ma sempre colorati delle tinte dell’epica: polvere, visi rigati dal vento, storie di povertà riscattata e ostinazione, in cerca di un sogno sulle grandi salite alpine e sui Pirenei.

Nel racconto di Giacomo Pellizzari spesso sono proprio Gli italiani al Tour de France a prendere parola e a narrarci le gesta di cui sono stati protagonisti: da Ottavio Bottecchia, primo italiano a vincere nel 1924, fino alla cavalcata trionfale di Vincenzo Nibali sul viscido pavé della foresta di Arenberg. Passando per le grandi imprese riuscite di Fausto Coppi, Gino Bartali, Gastone Nencini, Felice Gimondi, Marco Pantani e per quelle mancate (magari per un soffio) di Fiorenzo Magni, Claudio Chiappucci e Gianni Bugno, senza dimenticare Fabio Casartelli, che muore in seguito a una caduta nella discesa dal Portet d’Aspet.

Campionissimi e giocatori d’azzardo, Pirati e Squali, tutti con la stessa, magnifica ossessione: passare in solitaria sotto la fiamma rossa dell’ultimo chilometro e conquistare Parigi in maglia gialla.

Giacomo Pellizzari

Giacomo Pellizzari è scrittore, giornalista sportivo e consulente di comunicazione. È stato direttore editoriale di Bike Channel, canale di Sky dedicato al mondo a due ruote. Scrive per la rivista “Cyclist” e collabora con numerose testate, tra cui l’americana “Peloton Magazine”. È socio di Upcycle, il primo bike café restaurant d’Italia e ideatore del format “Ciclismi Possibili”. Il suo blog, “Confessioni di un ciclista pericoloso” (www.ciclistapericoloso.com), è tra i più letti dai cicloamatori. Nel 2014 è uscito il suo primo libro, Ma chi te lo fa fare? Sogni e avventure di un ciclista sempre in salita (Fabbri Editori). Con Utet ha pubblicato Il carattere del ciclista (2016), tradotto in Olanda e Germania, e Storia e geografia del Giro d’Italia (2017). Sua la voce “Giro d’Italia” nell’edizione 2017 del Libro dell’anno Treccani.

🟢 BONUS

Il Saint-Etienne ritorna dove è giusto che sia … in Ligue1. Un campinato tra alti e bassi che mi ha fatto riscroprire una realtà belissima: tra valori sportivi, sostenibilità e progetti inclusivi. BRAVI !

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