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Paris24: non solo una lezione di stile
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Paris24: non solo una lezione di stile

E le ultime novità della settimana

In questa puntata:

  • LA CARTA SOCIALE OLIMPICA E PARALIMPICA

  • NOVITA’ DAL MONDO SPORTIVO

  • NOVITA’ DAL MONDO DEL TERZO SETTORE

  • INTELLIGENZA ARTIFICIALE E AVVOCATURA

  • CONSIGLI PER LA LETTURA, L’ASCOLTO E LA VISIONE

  • BONUS TRACK


(Per fruire al meglio di tutti i contenuti - video e foto - ti invito a leggere DailyLex su substack)


▶️ LA CARTA SOCIALE OLIMPICA E PARALIMPICA

La scorsa settimana sono stato a Parigi. Se mi segui anche sul canale Telegram sai quanto ci tenessi e quanto questa esperienza sia stata per me, oltre che emozionante, formativa.

Con DailyLex (in podcast) ti restituisco alcune mie riflessioni a cui seguiranno, nei prossimi giorni, ulteriori approfondimenti.

La Carta Sociale di Parigi 2024 mira a determinare e promuovere impegni sociali volti a lasciare una forte eredità sociale all’azione del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici (COJO) e della Olympic Works Delivery Company ( SOLIDEO) in un approccio alla tutela umana e sviluppo sostenibile. Gli impegni della presente Carta devono costituire un riferimento in questioni sociali riguardanti il ​​coinvolgimento del COG, al SOLIDEO, delle aziende e delle comunità mobilitate nella preparazione e organizzazione dei Giochi 2024. (link qui per approfondimento)

Un organisme sans but lucratif (OSBL) est soumis aux impôts commerciaux si sa gestion est intéressée (faccio presente che in Francia è in vigore la Legge relativa al contratto di associazione dal 1 Luglio 1901 … e tutto funziona benissimo !)


Ringrazio OINP, la Dott.ssa Katia Arrighi, Massimiliano Zito e lo staff dei Consulenti dello Sport per avermi supportato e sopportato in questa due giorni intensissima.

🔵 DAL MONDO SPORTIVO

ABODI E LA CARTA DEI DOVERI

In una recente intervista rilasciata a Repubblica il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi ha spigato che intende proporre una Carta dei Doveri, un nuovo tipo di documento che tutti i tesserati FIGC (a partire da quelli delle tre leghe professionistiche) dovranno firmare assieme al normale contratto prima di arrivare nei nostri campionati.
Si tratta di una lista di cinque norme (detti anche pilastri) che ogni sportivo si impegna a rispettare: sono regole deontologiche, già specificate dal regolamento del calcio italiano, ma fissate attraverso dei punti che ognuno si impegna per rispettare. "La Carta farà esplicito riferimento ai divieti di scommettere in ambito sportivo, di fare uso di ogni tipo di droga e sostanze dopanti. E, ancora, di regolare con il club in modo improprio il compenso economico e di vedere contenuti audiovisivi sulle piattaforme pirata. Il quinto pilastro sarà un richiamo a non avere comportamenti e adottare linguaggi razzisti e discriminatori, di ogni tipo. In campo e fuori".

▶️ TARIFFARIO SPORTIVO E CONCORRENZA SLEALE.

La scorsa settimana ho proposta un approfondimento su un tema oggetto di numerose pronunce giudiziali: ovvero su quel “tariffario” spesso utilizzato dalle Associazioni sportive per "promuovere" le proprie attività. A dire il vero non è un problema solo degli enti sportivi (anche in forma societaria) in quanto anche il mondo del Terzo Settore non ne è esente.

E’ stata l’occasione per riprendere la nota sentenza della Corte di Giusitiza Tributaria di II Grado della Calabria dello scorso anno ma, soprattutto, per parlare di “concorrenza sleale” partendo da un esempio molto pratico che qui ti ripropongo:

Nella stessa via operano l'Associazione Sportiva Alfa (regolarmente affiliata e iscritta al RNASD) e la Società Beta (società SRL non sportiva). Alfa e Beta offrono attività sportiva. La prima però, per il particolare regime di vantaggio, ha zero tassazione (Art. 148 Tuir) e non applica l'IVA. La seconda, invece, su ogni singolo incasso emette fattura, paga le tasse e richiede al consumatore finale l'IVA che poi andrà a versare allo Stato.

Ecco che salta agli occhi un principio cardine (poco valorizzato): se la tua attività non è in concorrenza allora ben potrai rientrare nei vantaggi (ficali e gislavoristici) riservati al moondo non profit. Diversamente … sei un’attività commerciale e come tale devi essere soggetta alle regole comuni.

Per chiarire ancora meglio il concetto ho riportato la definizione di “non concorrenza” offertaci dal Codice Francese (che di fatto ricalca le linee guida europee alle quali anche l'Italia dovrà adeguarsi dal 2025).

SE VUOI LEGGERE L’ARTICOLO CLICCA QUI

🔴 DAL MONDO DEL NON PROFIT

▶️ CURE TERMALI E DETRAZIONE

La redazione di Fiscooggi risponde ad un interessante quesito
Posso portare in detrazione le spese per cure termali (fattura abbonamento annuale), allegando certificato medico?

Ecco la risposta del Dott. Calderone:

Le spese sostenute per cure termali, ad eccezione di quelle relative al viaggio e al soggiorno termale, rientrano tra le spese sanitarie detraibili nella misura del 19% (limitatamente all’ammontare che eccede complessivamente l’importo di 129,11 euro). Tuttavia, la detrazione spetta in presenza di una prescrizione medica che dimostra il collegamento tra la prestazione e la patologia.

Per richiedere l’agevolazione occorre essere in possesso (e conservare) i seguenti documenti:

  • ricevuta del ticket, se la prestazione è resa nell’ambito del Servizio sanitario nazionale

  • prescrizione medica

  • ricevuta attestante l’importo della spesa sostenuta, se le cure sono rese direttamente dalla struttura termale.

Si ricorda, infine, che per le prestazioni che non sono rese da strutture pubbliche o private accreditate al Servizio sanitario nazionale, occorre utilizzare sistemi di pagamento “tracciabili”.

▶️ MODIFICHE AL TERZO SETTORE: CI SIAMO

Che il Codice del Terzo Settore stesse cambiando ve ne avevo già parlato (LEGGI QUI L’ITER ALLA CAMERA). Oggi, dopo l’approvazione alla Camera dei Deputati del decreto il testo è approdato al Senato della Repubblica ed è in fase di esame in commisione (LEGGI QUI L’ITER AL SENATO).

leggi qui la proposta di legge

In pratica si tratta di una proposta di legge che impatta su vari ambiti tra cui, in particolare, il mondo del terzo settore prevedendo, per quest’ultimo, semplificazioni importanti soprattutto per gli enti di “piccole dimensioni” nonché ulteriori disposizioni “agevolative” (quantomeno dal punto di vista degli adempimenti).

▶️ DESTINAIZONE D’USO DEI LOCALI ASSOCIATIVI: NOVITA’ IN ARRIVO?

L’art. 71 del Codice del Terzo Settore potrebbe cambiare. Uso il condizionale in quanto è al vaglio della Camera dei Deputati un’importante modifica che, se approvata, avrebbe di sicuro il merito di chiarire molti degli aspetti ancora oggi controversi sul tema.

La proposta di Legge “Modifica all’articolo 71 del codice del Terzo settore, di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, in materia di compatibilità urbanistica dell’uso delle sedi e dei locali impiegati dalle associazioni di promozione sociale per le loro attività” in concreto prevede, nel procedimento di adozione del decreto ministeriale chiamato a definire i criteri in materia di compatibilità urbanistica ed edilizia, il coinvolgimento del sistema delle autonomie territoriali nella forma dell’intesa in sede di Conferenza unificata.

Entrando ancora di più nello specifico la norma recata dalla proposta di legge in esame è volta a dettare criteri per l'applicazione alle associazioni di promozione sociale che svolgono attività di culto della normativa di favore prevista (dall'art. 71, comma 1, primo periodo, del D.Lgs. 117/2017) per il cambio di destinazione d'uso dei locali utilizzati come sedi degli enti del terzo settore.

Mentre il testo originario disponeva la non applicazione della citata disciplina di favore alle attività (anche occasionali) di culto di confessioni religiose non regolate, nei loro rapporti con lo Stato, da intese stipulate ai sensi dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione, il testo risultante dalle modifiche operate in sede referente prevede che - fatto salvo quanto previsto dagli accordi e dalle intese stipulati ai sensi degli articoli 7 e 8, terzo comma, della Costituzione - la disciplina di favore in questione si applica alle associazioni di promozione sociale che svolgono attività di culto nel rispetto dei criteri in materia di compatibilità urbanistica ed edilizia individuati con apposito decreto ministeriale.

In relazione alle modalità e ai tempi di emanazione di tale decreto, viene previsto che lo stesso sia adottato:

- dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'interno ed il Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza unificata;

- entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione.

In relazione ai contenuti del decreto, viene previsto che lo stesso tiene conto della specificità delle modalità di esercizio delle diverse forme di culto, delle esigenze di sicurezza e accessibilità dei locali e dell'impatto delle relative attività sul tessuto urbano circostante e sui singoli edifici, anche con riguardo alla concentrazione oraria o giornaliera dell'afflusso di persone ai locali interessati, senza pregiudizio per la libertà di culto.

▶️ DALLO YOGURT AL SOCIALE

No, non sono impazzito ! Mi riferisco solamente al "Megafono Sociale" di Danone e del nuovo modo di fare business. Si tratta di un modello di creazione del valore" (SCARICALO QUI), curato dalla giornalista Maria Cristina Origlia e distribuito da Harvard Business Review Italia, la cui presentazione si è rivelata momento di confronto tra il mondo dell'impresa, delle istituzioni e del terzo settore. Il "Megafono Sociale" è un modello che ha l'obiettivo di amplificare l'impegno sul tema della sostenibilità partendo dai singoli brand, per generare un impatto positivo sulla società attraverso il coinvolgimento delle persone in cause sociali. Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone Company Italia & Grecia, ha sottolineato l'importanza di unire la sostenibilità economica a quella sociale e ambientale.

QUI PER APPROFONDIRE

🟢 FUTURO E INNOVAZIONE

▶️ AVVOCATURA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Si sono recentemente svolti i lavori del G7 delle Avvocature (LEGGI QUI). Tra i lavori anche quello presieduto dal CNF su “Intelligenza artificiale e valori democratici: etica, innovazione tecnologica e tutela dei diritti della persona” svoltosi a Roma presso l’Aula Magna della Pontificia Università della Santa Croce con le Lectio Magistralis della prof.ssa Avv. Paola Severino, emerita di diritto penale presso l’Università degli studi di Roma “Luiss Guido Carli” dal titolo “Intelligenza artificiale e giustizia penale: alla ricerca di un equilibrio tra prospettive di innovazione e rispetto dei diritti fondamentali” e del prof. Avv. Guido Alpa, emerito di diritto civile presso l’Università degli studi di Roma “Sapienza”.

Oggi voglio condividere con te alcuni passaggi del Prof. Alpa particolarmente significativi e che mi hanno realmente toccato.

«Non mi figuro atti processuali scritti con l ausilio di ChatGpt, perché una cosa è certa: l’Intelligenza Artificiale ci dà milioni di dati, ma ben difficilmente riesce a trovare due casi identici da cui si possano trarre soluzioni da applicare meccanicamente alla fattispecie che si sta studiando. Di più: questo sistema si basa su fatti accaduti nel passato mentre i casi che dobbiamo risolvere sono accaduti nel presente, in un ambiente che può essere cambiato e in un contesto culturale che può essersi evoluto».

«Per affrontare la nuova scienza occorre la cooperazione di tutti, istituzioni, imprese e cittadini, per garantire un impiego solido, trasparente ed equo dell’intelligenza artificiale. Credo che anche gli Avvocati, come hanno dimostrato in questa giornata di studio, possano sottoscrivere questa dichiarazione e dare un importante contributo con il loro impegno e la loro professionalità a perseguire i risultati sperati».


🟡 DA LEGGERE, ASCOLTARE, VEDERE

Innazitutto ti informo di essemi iscritto alla Cogito Academy di Rick Du Fer (le iscrizioni scadono il 1 Maggio). Decisamente il miglior investimento che potessi fare in questo 2024 anche per la mia professione.

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LEGGERE
Si parla già molto della cerimonia di apertura che avrà luogo il 26 luglio 2024 a Parigi. Come, 100 anni dopo aver ospitato i Giochi Olimpici, Parigi e la Francia hanno scelto di mostrarsi al mondo durante questo evento? La risposta è “in grande stile”, per non dire “grandioso”. Potrebbe essere altrimenti nella patria di Pierre de Coubertin, al quale dobbiamo i Giochi Olimpici moderni?

Tra Pax Olimpica, Geopolitica, Islamismo la rivista Herodote (COLLEGATI QUI) si supera con questo numero imperdibile per ogni appassionato di diritti e di sport.

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VEDERE
MAMMMMMAAAAAMIAAAAAAA FALLOUT !

Fallout è una serie di videogiochi ambientati in un futuro post-apocalittico a cavallo tra il ventiduesimo e il ventitreesimo secolo, ma che vedono l'iconografia atompunk tipica degli Stati Uniti d'America degli anni cinquanta dominati dall'incubo di una guerra nucleare. Il titolo si riferisce alla ricaduta radioattiva, detta fall-out.

Basata su una delle più importanti serie videoludiche di tutti i tempi, Fallout è la storia di chi ha e di chi non ha in un mondo in cui non c'è quasi più nulla da avere. 200 anni dopo l'apocalisse, gli abitanti dei lussuosi rifugi antiatomici sono costretti a tornare nell’infernale ambiente radioattivo che i loro antenati si sono lasciati alle spalle. Ciò che scoprono uscendo li lascia sconvolti: trovano un universo incredibilmente complesso, ridicolmente strano e altamente violento ad attenderli. Dai produttori esecutivi Jonathan Nolan e Lisa Joy, i creatori di Westworld, con Ella Purnell, Aaron Moten, Walton Goggins e molti altri. Tutti gli episodi arriveranno l'11 aprile su Prime Video.

ASCOLTARE

Un telecronista e un commentatore tecnico, ex calciatore professionista, davanti a una tazza di caffè americano a parlare di calcio. Storie, giocatori e campionato visti con gli occhi di chi vive la passione per il futbol ogni giorno, con le cuffie e senza. Di chi pensa, dopo ogni grande giocata, dopo una pazza rimonta o dovanti a un risultato inatteso: “Ti amo campionato” (sì, è una citazione degli Elii).
Ti amo campionato è un podcast di Manuel Pascali e dell’amico Raffaele Pappadà

Seguili anche su instagram: tiamocampionato.podcast


BUON 1 MAGGIO A TUTTE E TUTTI


B O N U S Lotta all’evasione: tema attuale anche nell’antica Roma*             
Per avere diritto a far incidere il proprio nome sul quadro dei poveri e ricevere la prevista quantità di frumento gratuito, i Romani dovevano presentare solo il titolo di cittadinanza e aver compiuto 11 anni. Il numero delle iscrizioni era illimitato e così anche i ricchi cercarono di trarne vantaggio, pur non avendone il diritto. Alcuni pensarono bene di liberare i propri schiavi e di dividere con loro il frumento pubblico gratuito. A sistemare la faccenda pensò Cesare, che, dopo un censimento capillare, trovò 320mila pensioni alimentari, la metà delle quali fasulle. Costituì, quindi, un’istituzione permanente guidata da un pretore con il compito di sostituire i pensionati morti con i veri poveri non ancora iscritti. (DA FISCOOGGI)


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