DECRETO FISCALE e NUOVO REGIME IVA ENTI ASSOCIATIVI
Il Decreto Fiscale (D.L. 146/2021 – A.C. 3395) approda alla Camera dei Deputati dopo il vaglio del Sentato con novità impattanti anche per il mondo associativo. In particolare l’emendamento che introduce all’art. 5 i commi dal 15 bis al 15 quater se venisse approvato anche alla Camera prevederebbe un diverso regime IVA per le non profit sconvolgendo, di fatto, l’assetto fiscale unionale fin qui utilizzato.
In sintesi dal 1 Gennaio 2022 si passerebbe da un regime di ESCLUSIONE IVA ad un di ESENZIONE IVA per i servizi prestati ed i beni ceduti dagli enti associativi. Questo appello rivolto dal FORUM DEL TERZO SETTORE chiarisce bene i termini della questione. Nonostante infatti l’IVA rimarrebbe neutrale per i corrispettivi specifici incassati per le attività non commerciali è pacifico che si avrebbero ricadute in termini di costi, gestione contabilità e ulteriori adempimenti.
Come ricorda l’articolista de IL FATTO QUOTIDIANO Lo stesso era successo l'anno scorso, quando l’articolo 108 della legge di Bilancio aveva aggiunto anche associazioni religiose, culturali, sportive, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica alla lista di chi deve pagare l'imposta. Alla base la necessità di rispondere a una procedura d’infrazione europea del 2010, arrivata perché l'Italia non aveva recepito in modo corretto la direttiva comunitaria sull’Iva del 2006
In realtà ve ne avevo già parlato in un ampio approfondimento dell’anno scorso che vi invito a riascoltare. Oggi mi sento quindi di fronte ad una pagina bianca per riscrivere tutta un’altra storia … e tra riforme in atto, incompiute, previste e prevedibili non potevo che affrontare di nuovo l’argomento.
GREEN PASS (RAFFORZATO) E LINEE GUIDA
Sono state pubblicate le linee guida per l'organizzazione di eventi e competizioni sportive e le linee guida per l'attività sportiva d base e l'attività motoria in genere, aggiornate al recente decreto-legge 26 novembre 2021, n. 172.
Di seguito potrete invece scaricare un RIASSUNTO CON TUTTE LE INFORMAZIONI REALTIVE A DOVE E QUANDO si dovrà esibire il GREEN PASS RAFFORZATO
AIUTI AGLI ENTI ASSOCIATIVI
1) CONTRIBUTO FORFETARIO : Per le Associazioni sportive ricordo che fino al 10 DICEMBRE si potrà chiedere un contributo forfetario collegandosi a questo indirizzo. Facendo un riassunto della misura secondo quanto previsto dall’Avviso per accedere al contributo bisogna rispondere a precisi requisiti :
Iscrizione al Registro CONI/CIP alla data del 23 maggio 2021.
Essere affiliata alla data del 23 maggio 2021 a un organismo sportivo riconosciuto dal CONI (Federazione Sportiva Nazionale, Disciplina Sportiva Associata, Ente di Promozione Sportiva).
Essere titolare di uno o più contratti di locazione ad uso non abitativo intestati esclusivamente all’Associazione/Società, aventi ad oggetto unità immobiliari site nel territorio italiano e correttamente identificate al NCEU, regolarmente registrati presso l’Agenzia delle Entrate, oppure essere titolari di uno o più contratti di concessione onerosa intestati esclusivamente all’Associazione/Società e regolarmente registrati presso l’Agenzia delle Entrate, di impianti pubblici sportivi o di aree demaniali siti nel territorio italiano.
Non avere già beneficiato dei contributi a fondo perduto per i canoni di locazione erogati dal Dipartimento per lo sport nelle annualità 2020 e 2021.
Svolgere all’interno dell’immobile, per il quale si chiede il contributo, una delle attività sportive riconosciute dal CONI o dal CIP.
Essere in regola con le autorizzazioni amministrative e sanitarie per lo svolgimento delle attività sportive dilettantistiche richieste dal Comune ove ha sede l’impianto oggetto della domanda.
Utilizzare prevalentemente per lo svolgimento delle attività sportive gli spazi degli immobili per i quali si fa istanza di accesso al beneficio.
Per i rapporti contrattuali già in vigore antecedentemente alla data del 1 gennaio 2020, essere in regola con il pagamento del canone di locazione/canone concessorio fino al 31 dicembre 2019.
Ricordo, infine, che per questo contributo bisognerà che l’Ente Affiliante (FSN, DSA, EPS) vi invii la Dichiarazione dell'organismo affiliante circa il numero di tesserati
2) FONDO RISTORO SPESE SANITARIE E SANIFICAZIONE
In questo caso si tratta di un fondo per specifiche (e documentate) spese sostenute sanitarie e per la sanificazione sostenute dal sodalizio dal 24 ottobre 2020 al 31 agosto 2021. Il tutto come previsto dal DPCM 16/09/2021 (pubblicato il 26/11/2021). Le domande dovranno essere presentate per il tramite degli organismi affilianti (FSN, DSA, EPS) sulla base di specifici requisiti qualificanti. Per maggiori info trovate tutte le specifiche nell’apposito avviso.
3) FONDO PER IL TERZO SETTORE
E’ stato (finalmente) pubblicato l’avviso Fondo Straordinario Ristori per gli Enti del Terzo Settore previsto dal D Lgs. 137/2020 art 13 quaterdecies dedicato agli enti del Terzo Settore, o meglio O.d.v. e A.p.s. e O.N.L.U.S. iscritti ai relativi registri che nel corso del 2020 abbiano cessato o ridotto l’esercizio delle proprie attività statutarie di interesse generale in conseguenza delle misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 ricomprese nell’elenco nei codici ATECO.
La misura riguarda anche gli enti che non sono iscritti ad un registro regionale APS ma comunque sono APS in virtù della loro affiliazione ad un ente iscritto al Registro Nazionale APS, non possono presentare autonomamente l’istanza; quest’ultima può essere presentata solo dall’ente nazionale.
Il richiedente il contributo non dovrà però aver percepito altri contributi ai sensi del Dl 137/2020 art 1 ( Contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive) e art 3 (Fondo per il sostegno delle associazioni e societa’ sportive dilettantistiche).
Il tutto come da FAQ pubblicate dallo stesso ministero che chiariscono ancora meglio termini e modalità di presentazione della domanda.
CIRCOLARE CHIARIMENTI ETS - MIN. LAVORO E POLITICHE SOCIALI
Di seguito vi propongo l’articolo apparso su FISCO&TASSE a mia firma, della Dott.ssa Katia Arrighi e Dott. Antonello Calabrese (Consulenti dello Sport)
Enti del Terzo Settore: ordinamento, amministrazione, volontari e RUNTS
Con Nota n 18244 del 30.11 il Ministero del lavoro risponde a quesiti sugli enti del terzo settore. Ecco una sintesi dei chiarimenti su ordinamento e amministrazione degli ETS
La gestione delle realtà rientranti nel Terzo settore non è semplice ed è spesso necessario che gli operatori del settore vengano instradati da parte del Ministero stesso circa le buone prassi e le pratiche attive.
In data 30 novembre u.s. è stato emessa una nota (scarica qui il testo della nota 18244) a tema ed oggetto “Quesiti sulla disciplina degli Enti del Terzo settore”, in virtù del fatto che sono pervenuti all’Amministrazione numerosi e diversi quesiti afferenti all’ordinamento e alla amministrazione degli enti del terzo settore, al ruolo dei volontari, alle funzioni esercitabili dal legale rappresentante di una rete associativa nei rapporti con gli uffici del Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS).
La nota è stata strutturata in sezioni di risposta divisi per argomenti rubricate con le lettere dell’alfabeto:
A) ORDINAMENTO E AMMINISTRAZIONE DEGLI ETS
B) APPORTO DEL VOLONTARIATO
C) RUNTS
In ogni sezione sono indicati i quesiti corrispondenti.
Ti potrebbe interessare il Software Gestione contabile - Enti Terzo Settore (ETS)
1) Cooptazione negli ETS, Nomina amministratori ODV, ETS e soci con diritti limitati
2) Percentuali di volontari nelle ODV e APS, nozione di lavoratore e prestazioni retribuite per le ODV
3) RUNTS: chiarimenti sull'iscrizione delle reti associative
Visita la nostra sezione dedicata al Terzo Settore con Software, ebook e Formulari sempre aggiornati, tra questi ti segnaliamo in particolare:
Avvio del Registro Unico Nazionale Terzo Settore - inizio dell'emigrazione nel RUNTS degli ETS
l'utile eBook Bilanci e rendiconti Enti del Terzo settore (eBook)
il nuovo eBook Il sistema dei controlli degli Enti del Terzo Settore (eBook 2021)
il nuovo eBook: ETS: Attività diverse e attività di interesse generale
e i seguenti Software e tool:
Software Gestione contabile - Enti Terzo Settore (ETS)
Bilancio Enti del terzo settore (Excel)
1) Cooptazione negli ETS, Nomina amministratori ODV, ETS e soci con diritti limitati
Sezione A) risposte ai quesiti:
A.1) Applicabilità della cooptazione ex articolo 2386 del Codice civile ai componenti dell’organo di amministrazione delle associazioni del Terzo settore.
Ove la maggioranza dei componenti di nomina assembleare venga meno, indipendentemente dalla presenza di altri membri nominati ai sensi dell’art. 26, comma 5, l'assemblea dovrà essere convocata con la massima urgenza consentita, ferma restando la possibilità per lo statuto di collegare la decadenza dell'intero organo al verificarsi di un numero inferiore di cessazioni.
Nel caso delle fondazioni, al contrario, il ricorso alla cooptazione potrebbe risultare praticabile, necessitando tuttavia di una espressa disposizione statutaria, compatibile con l’atto di fondazione. In mancanza, sarà applicabile non l’art. 2386 in via analogica, ma l’articolo 25 del Codice civile che demanda all’autorità governativa, ovvero al competente Ufficio del RUNTS “la nomina e la sostituzione degli amministratori o dei rappresentanti, quando le disposizioni contenute nell'atto di fondazione non possono attuarsi”.
A.2) Facoltà di nomina degli amministratori delle ODV da parte di soggetti esterni.
Si chiede se le ODV possano prevedere la facoltà di delegare la nomina di una minoranza di amministratori ai soggetti esterni qualificati ai sensi dell’art. 26, comma 5 del CTS.
La risposta è: si, a condizione che siano rispettate le previsioni del citato articolo 34 comma 1 secondo cui “tutti gli amministratori delle organizzazioni di volontariato sono scelti tra le persone fisiche associate ovvero indicate, tra i propri associati, dagli enti associati”.
A.3) Ammissibilità nelle associazioni del Terzo settore di categorie di soci con diritti limitati.
Le limitazioni ai diritti sociali, in particolar modo per l’elettorato passivo, sono da sempre oggetto di attenzione, soprattutto per quanto riguarda i soci minorenni.
Innanzitutto, i principi di democraticità, pari opportunità e uguaglianza di tutti gli associati, principi inderogabili di tutti gli enti del Terzo settore costituiti in forma associativa, impongono agli statuti di assicurare a qualunque associato, indipendentemente dalla suddivisione della base associativa in “categorie” differenziate tra loro, la possibilità di partecipare, in condizioni di parità con gli altri, alla definizione degli indirizzi associativi e alla composizione degli organi sociali.
Quanto sopra, per ragioni organizzative, trova al di sopra dei 500 soci non una deroga, ma una diversa modalità di espressione, consentendo, ad esempio, una ripartizione dei compiti tra l’assemblea e uno o più organi di secondo livello, composti non dai singoli associati ma dai rispettivi rappresentanti, democraticamente eletti dalla “base”.
Pertanto, è assolutamente contrario ai principi del Codice che solo alcuni abbiano la pienezza dell’elettorato attivo mentre altri ne siano esclusi.
Per i minorenni, che per ragioni oggettive sono privi di capacità di agire, l'esclusione dal diritto di partecipare alle deliberazioni comuni, anche per il tramite dei soggetti investiti della potestà genitoriale, significherebbe ledere immediatamente il loro "status" di socio.
Può essere invece prevista una differenziazione tra categorie, con riferimento alla scelta degli appartenenti ad una specifica categoria di garantire un maggior impegno rispetto alla generalità degli associati oppure di prevedere una differenziazione sotto il profilo della tipologia di attività da svolgere.
Scarica l'ebook La Riforma del Terzo Settore
2) Percentuali di volontari nelle ODV e APS, nozione di lavoratore e prestazioni retribuite per le ODV
Sezione B) risposte ai quesiti:
B.1) Criteri da utilizzare ai fini del calcolo nelle ODV e nelle APS delle percentuali di cui rispettivamente agli articoli 33 comma 1 e 36 ultimo periodo del Codice del Terzo settore.
Le associazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale devono avvalersi, a differenza di altre tipologie di Ets, prevalentemente di volontari per lo svolgimento delle proprie attività.
Ci sono dei vincoli numerici e il dato numerico cui fare riferimento e rispetto al quale ricavare le percentuali di cui agli articoli richiamati è quello dei volontari iscritti nel registro dei volontari dell’ente ed eventualmente in quelli degli enti aderenti di cui effettivamente l’ente si avvalga, pur nella consapevolezza che l’impegno fornito da ciascuno sarà variabile per effetto delle influenze e condizionamenti di una molteplicità di fattori anche di natura esterna.
B.2) Nozione di lavoratore da utilizzare ai fini del computo delle percentuali nelle ODV e nelle APS di cui rispettivamente agli articoli 33 comma 1 e 36 ultimo periodo del Codice del Terzo settore.
Il Ministero risponde dando chiarezza al concetto di lavoratore, considerando tali i dipendenti e i parasubordinati, con esclusione dei lavoratori occasionali o di quanti svolgono una tantum prestazioni lavorative di carattere autonomo.
B.3) Possibilità che gli associati di una ODV svolgano per conto della stessa una prestazione lavorativa retribuita (di natura dipendente o autonoma).
Gli associati possono essere oggetto di prestazioni lavorative nelle APS, a norma dell’articolo 36 de CTS, mentre dubbi insorgono sulla possibilità che ciò avvenga nelle ODV.
Nel silenzio del legislatore, se nel caso di APS e ODV il legislatore ha posto limiti e vincoli alla possibilità di avvalersi del lavoro retribuito degli associati, nulla prevedendo con riferimento alle altre tipologie di enti anche a disciplina particolare, deve ritenersi che nei confronti di tali tipologie trovi spazio il generale principio di autonomia degli enti all’interno dei limiti stabiliti dalla legge.
Visita il Focus dedicato al Terzo Settore dove troverai e-book - software e Libri in continuo aggiornamento
3) RUNTS: chiarimenti sull'iscrizione delle reti associative
Sezione C) risposte ai quesiti:
C.1) Comunicazione al RUNTS dei soggetti che ricoprono cariche sociali, con indicazione di poteri e limitazioni (articolo 48, comma 1 CTS).
Se gli enti sono di grandi dimensioni e hanno numerose cariche sociali è necessario comunicare le cariche sociali stesse, con specifica di poteri ed eventuali limitazioni, relativamente ai componenti dell'organo denominato Presidenza nazionale mentre per la Direzione nazionale si rileva che compiti quali la programmazione delle attività, la costituzione di organismi operativi, la deliberazione sulle affiliazioni e l'adozione di provvedimenti di scioglimento e commissariamento delle articolazioni territoriali, generalmente attribuiti all'organo amministrativo, confermino l'esistenza di un effettivo riparto delle prerogative proprie della funzione amministrativa propriamente detta tra la Direzione Nazionale e la Presidenza Nazionale da cui discende un onere informativo.
C.2) Possibilità per le reti associative di assumere la rappresentanza degli enti ad esse aderenti ai fini dell'iscrizione al RUNTS e dello svolgimento degli adempimenti conseguenti attraverso le proprie articolazioni territoriali.
A condizione di trovare corrispondenza nel ruolo di rappresentanza sul territorio affidato a organizzazioni territoriali dallo statuto della rete possono legittimare, per i suddetti enti “intermedi", oltre alla fruizione delle deroghe di cui all'articolo 41, commi 8, 9 e 10, l'esercizio, nei confronti degli enti aderenti, della funzione di rappresentanza presso i soggetti istituzionali anche nel senso del sopra citato articolo 47, comma 1, su mandato dell'ente interessato all'iscrizione, dal rappresentante legale dell'ente intermedio.
C.3) Possibilità per le reti associative di svolgere le funzioni di rappresentanza degli enti ad esse aderenti nelle more del perfezionamento della propria iscrizione nella sezione E) del RUNTS.
In attesa di trasmigrazione al RUNTS possono essere considerate quali Reti associative le APS nazionali iscritte alla data del 22/11/2020 e non aventi procedimenti di cancellazione in essere, che alla medesima data risultavano associare almeno 100 APS iscritte al Registro nazionale ai sensi dell’art. 5 del d. m. 471/2001 in qualità di articolazioni territoriali o circoli ad esse affiliati e le ODV di cui all’articolo 31 comma 12 del d. m. 106/2020.
Allegato
CIRCOLARE MINISTERIALE TERZO SETTORE
Forse anche oggi mi sono dilungato. Ma ci sono state - come sempre - tantissime novità.
Mi permetto però di trattenervi ancora un attimpo per suggerirvi un paio di PODCAST, una SERIE TV e un LIBRO in ambito sportivo che mi sono stati recentemente indicati e che ho trovato molto ben fatti e interessanti :
1) LA DINAMICA - di FABIO GAVA (podcast indipendente). Fabio, sul gruppo telegram Podcasting Italia, si racconta così :
Mi chiamo Fabio, della mia biografia di rilevante ai fini del podcast c'è che sono un appassionato di montagna che da circa 15 anni la frequenta in tutte le stagioni e su tutti i terreni.
L'esperienza mi ha insegnato che, a volte, le cose non vanno come vorremmo, durante le nostre avventure sulle terre alte, e che gli incidenti purtroppo fanno parte della storia dell'alpinismo. A volte (spesso) sono errori "banali" che derivano da inesperienza o incapacità, ma altre volte coinvolgono anche persone esperte. Cosa succede esattamente in quei casi? Perché è stato fatto quell'errore apparentemente banale?
In Italia, a differenza del mondo anglosassone, manca la cultura della condivisione e dell'analisi degli errori, nella speranza che altri non ripetano gli stessi errori. "Sbagliando si impara" è un adagio che male si sposa con la montagna, visto che gli errori spessi si pagano caro. Meglio cercare di imparare dagli errori degli altri, no? Ecco perchè qualcuno dovrebbe ascoltarlo: per aumentare la propria sicurezza in montagna attraverso i racconti che condivideremo su La dinamica.
Con questo podcast, che in fin dei conti non è altro che la versione italiana di un altro interessante podcast simile, in inglese, ovvero The Sharp End Podcast, voglio creare uno spazio sicuro dove chi ha subito un incidente in montagna possa raccontarlo e condividere ciò che ritiene di aver sbagliato, senza per questo venir criticato o giudicato.
2) GLI ULTIMI GIORNI DI MARADONA (Spotify Studios) Questo podcast si propone di raccontarci la storia privata del Campione. Salvatore esposito presenta una storia che ricostruisce le sue più reventi imprese sportive, i suoi ultimi mesi e il percorso che lo ha portato alla morte.
Se vuoi abbinarci una lettura straordinaria consiglio vivamente “PROCESSO A MARADONA, la mano de DIOS” (ed. Lucerne) Gli autori di Claudio Botti, Flavio Tranquillo e Antonio Salvati impersonificano accusa e difesa in questo processo immaginario a Diego Armando Maradona oltre trent’anni dopo la Mano de Dios. é l’occasione per interrogarsi su problematiche non solo giuridiche, ma prima ancora sociologiche e culturali di grande attualità, specie nella moderna società dell’immagine e della comunicazione. La fama e la celebrità impongono davvero il dovere di comportarsi in modo da essere da esempio per gli altri, specie per i più giovani? E soprattutto, esiste davvero un’etica dell’illegalità?
3) PAROLA DI ALLENATORE (Netflix) E’ una docuserie sugli Allenatori che hanno portato atleti ai massimi livelli condividono le regole per il successo nello sport e nella vita.
Va bene. E’ veramente tutto.
Grazie per il sostegno e se anche tu, con la condivisione di questi contenuti, promuoverai questa blogletter e il canale telegram di studio.
Qualità! Le tue email sono di qualità.