Una delle mie letture del Sabato è l’inserto di ItaliaOggi “Diritto e Sport”.
Il giro è sempre lo stesso: casa, ufficio, edicola di fiducia, bar per l’ennesimo caffè. E come sempre tutto quel che c’è da leggere l’ho già divorato nell’arco dei pochi passi che mi separano al tavolino. Prima di immergermi nell’interessante intervista al Minsitro Abodi però mi focalizzo sull’approfondimento di Ivano Tarquini e Riccardo Trovato dal titolo “Per le associazioni sportive dilettantistiche no all'uso del contante fino a 5 mila euro”.
Penso sia una notizia che merita di essere condivisa con te e me l’appunto. Poi la rileggo con calma e qualcosa, ancora una volta, non mi torna.
L’articolo, sintetizzando, ci dice che il tetto dei contanti è salito a 5.000 Euro ma non è così per tutti. “Sono escluse per via della disciplina speciale le associazioni sportive dilettantistiche cui limiti sono maggiormente stringenti” e continua “per questi ancora si appplica il limite di 1.000 Euro. Ed infatti, a differenza della soglia antiriciclaggio, che riguarda più in generale gli operatori economici, il tetto imposto ai sodalizi sportivi che si avvalgono della Lg. 398/91, ha origini lontane …. “.
So bene di cosa si parla. Almeno due accertamenti su tre che mi capitano in Studio, in un modo o in un’altro, richiamano l’art. 25 della vecchia Lg. 133/99. Le Associazioni però negli ultimi anni sono diventate più ordinate nella tenuta della contabilità e, complice la pandemia, anche i pagamenti in contanti sono drasticamente diminuiti (alcune associazioni non li prevedono nemmeno!).
Insomma. L’articolo prosegue dicendo che superando la soglia dei 5.000 Euro non solo si ricadrebbe nella sanzione prevista per l’antiriciclaggio ma anche in quella di settore che, per fortuna, non prevede più come un tempo la decadenza del Regime di favore (la Lg. 398/91) ma “solo” una sanzione pecuniaria.
Il caffè intanto si raffredda. Cerco nei cassetti della memoria, poi nella mia banca dati. Nulla di nulla. La domanda che mi pongo tanto banale quanto spiazzante: gli Enti del Terzo settore, le O.n.l.u.s non ancora nel R.U.N.T.S. o le Associazioni Sportive o le Società sportive NON in regime 398/91 a quale limite si devono attenere? Al più stringente dei 1.000 Euro della 133 o a quello dei 5.000 Euro?
Finalmente ritrovo la Circolare del 2014 (clicca qui per leggerla) e mi convinco di quanto sia fastidioso, anzi, snervante mettersi sempre in discussione.
Un passaggio della risposta all’interpello (riletta almeno dieci volte) però è interessante “(…) qualora vengano meno nel corso dell’anno i presupposti per l’applicazione del regime speciale di cui alla legge n. 398 del 1991, ivi compreso quindi il requisito della tracciabilità dei pagamenti, (…)” il che farebbe intendere che ci si trovi di fronte a persone giuridiche che rinetrano nel limite dei 1.000 Euro e altre che non vi rientrano. Ma quali siano veramente l’articolo non ce lo chiarisce parlando solo di una parte del problema.
Perché ci dobbiamo sempre accontentare? Perché dobbiamo ancora convivere con zone grigie e norme poco intellegibili? Perchè, infine, restituire informazioni parziali e che, di fatto, non
Il caffè si è freddato. Lo butto giù amareggiato. Ne ordino un altro nella consepevolezza che difficilmente le Associazioni - di qualunque forma - oggi riescono ad incassare somme sopra i 1000 euro, figuriamoci sopra l’attuale soglia di riciclaggio!
Però a me il dubbio rimane…
Sport di tutti
E’ ufficialmente partita l’iniziativa promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani, per il tramite del Dipartimento per lo Sport, realizzata in collaborazione con Sport e Salute avente l’obiettivo di promuovere, attraverso l’attività fisica, la pratica sportiva e stili di vita sani, un miglioramento delle condizioni di salute e benessere psico-fisico degli individui e di favorire la coesione sociale delle comunità.
Sport di tutti è un modello d’intervento sportivo e sociale che mira ad abbattere tutte le barriere di accesso allo sport e declina concretamente il principio del diritto allo sport per le persone e nelle comunità e che mette a disposizione con 4 avvisi pubblici ben 15,7 milioni di euro.
Per conoscere tempi, modalità e requisiti di partecipazione collegati al portale di Sport e Salute.
Caso Juventus. Tra Superlega, plusvalenze e contratti di lavoro molto opachi.
Si mi occupo di diritto sportivo. No non sono un Avvocato che mai potrà patrocinare un grande Club Nazionale o internazionale. Ma nemmeno chi legge Dostoevskij per forza dev’essere un romanziere!
La scorsa settimana era stato pubblicato il Dispositivo/0065/CFA-2022-2023 Registro procedimenti n. 0077/CFA/2022-2023 per il caso Juventus. Oggi, come da procedura, le motivazioni (attese anche dal Presidente Malagò).
Nel podcast che avrei voluto proporvi era mia intenzione ripercorrere le tappe di questa vicenda, leggere le motivazioni e chiudere con gli scenari futuri e possibili. Tutto qui. Se non fosse che …
PUNTATA RINVIATA CAUSA TOSSE E FIATO CORTISSIMO
Sicuramente molti di voi avrebbero avuto da ridire. Altri potrebbero già contestarmi una velata faziosità o, se vogliamo, una certa “atecnicità”. A differenza di altri però quando non so le cose o le studio o me le faccio raccontare da chi le conosce meglio di chiunque altro.
Dopo la pubblicazione dello scorso 15 Dicembre delle Conclusioni dell’avvocato generale Rantos nella causa C-333/21 | European Superleague Company che vede coinvolti Real Madrid, Barcellona e Juventus nel Focus di Venerdì scorso ho avuto il piacere di dialogare sul tema con l'Avv. Francesco Rende, Professore Associato di diritto privato e diritto sportivo all'Università di Messina e l'Avv. Francesco Rizzo Marullo, (Partner at EXE Consulting LLC Boston) responsabile per gli Stati Uniti ed il Canada della costa Est, referente per la CIU Confederazione Italiana di Unione delle professioni intellettuali, per gli Stati Uniti ed il Canada della costa Est nonchè esperto di diritto sportivo e promotore dell'App. 196 che ha portato la Lega Pro - Serie C anche in America e Canada.
Per preparami al podcast di oggi avevo chiesto il supporto del Dott. Simone Boschi, commercialista e revisore contabile, da sempre riconosciuto come uno dei massimi esperti del settore per capire cosa si intendesse per plusvalenze nel mondo del calcio.
E’ nata così una bella chiacchierata che dalla legge sul professionismo sportivo ci ha condotto alla nota sentenza Bosman e ai giorni nostri con un Focus sulle plusvalenze: cosa sono e perché possono diventare “tossiche”.
Ludoteca e “servizi integrativi”, Iva ordinaria nella misura del 22%
L’attività di ludoteca e i servizi integrativi e sperimentali per la prima infanzia (Sispi) si differenziano da quella tipica dell'asilo nido, sia per l’assenza di un servizio di mensa, di uno spazio attrezzato per il riposo pomeridiano e per le modalità di funzionamento più flessibili, sia per gli standard di autorizzazione. Le due attività svolte dall’istante, quindi, non possono essere equiparate a quelle svolta da un asilo o istituti ad esso assimilati, che beneficiano dell’esenzione Iva, e dovranno scontare l’aliquota ordinaria nella misura del 22 per cento. È la sintesi della risposta n. 131 del 20 gennaio 2023 dell’Agenzia delle entrate. [FONTE FISCOOGGI]
RUNTS e problemi di autenticazione.
Vi avevo già parlato dell’intervento del Presidente di Terzjus Luigi Bobba: Registro unico del Terzo settore: perché non è un flop
Ecco … le ultime parole famose …
Un utente chiede “Ho provato a firmare CADES con CIE mediante CIEID il modulo dell’istanza di modifica dei dati dell’associazione. Tuttavia il sito del RUNTS mi dice “Modulo non valido”. Ho sistemato le estensioni. Vuol dire che la firma con CIE non viene accettata?”
La risposta non è delle migliori …
Consigli per l’ascolto:
Podcast Invitalia
Fare impresa, soprattutto quando si parla di startup, non è semplice: non basta avere una buona idea iniziale, bisogna ricevere aiuti sia economici che strategici, per arrivare fino in fondo. In questa serie podcast in 7 puntate, affronteremo questi temi, guidati da Maurizia Cacciatori, ex campionessa di pallavolo e da Stefano Fresi, attore, compositore e doppiatore italiano. Siete pronti?
Il Podcast dell'Italia Team CONI
I campioni Italia Team si raccontano in esclusiva, scavando nella memoria della loro
infanzia e trasformando i ricordi in veri e propri racconti. Sullo sfondo, i grandi
appuntamenti che li attendono al varco, in cui provare a scrivere il proprio nome
sull’albo d’oro della Storia. Dalle Olimpiadi di Tokyo 2020 a quelle di Pechino 2022,
che con la loro grandezza, diventano un catalizzatore di sogni e speranze: il punto
d’arrivo dei viaggi unici ed emozionanti che li hanno resi protagonisti assoluti dello
sport azzurro.
Per il momento è tutto.
Sperando di riprendermi al più presto a Voi, come sempre, auguro una bellissima settimana associativa!