Anche nel 1901 esistevano i registri. Anche 100 e passa anni fa gli statuti, le regole, gli adempimenti. Voi direte … si ok … ma in Francia ! E, invece … è del 5 marzo 1869, a Venezia, la fondazione della prima prima Federazione sportiva della storia del nostro Paese: la Federazione Ginnastica Italiana: Presidente Francesco Ravano.
Suoi fini: promuovere lo sviluppo di nuove Società ginnastiche (in Italia allora solo 6, in Germania ben 2000) e risolvere i problemi dei maestri di ginnastica sottopagati e sottostimati nelle scuole.
Ma è anche di Torino che voglio parlarTi. E, in particolare, di quella Reale Società Ginnastica di Torino, una delle più antiche società sportive del mondo, nata nel 1844 da un’idea del famoso ginnasta svizzero Rodolfo Obermann, chiamato a Torino sotto il regno di re Carlo Alberto per insegnare l’educazione fisica agli allievi dell’Accademia Militare.
Forse, e dico forse, con la Riforma abbiamo fatto non uno ma dieci passi avanti rispetto al percorso iniziato da prima dell’Unità d’Italia. Forse, e dico forse, la Società de Gymnastique di Saint Etienne (fondata nel 1879) ha guardato verso di noi, d’oltralpe, con ammirazione e invidia.
Ma ora sta a noi andare oltre … e capire che fermarsi a “spolverare” medaglie e trofei non serve a nulla. Che “piangersi addosso” perché “oddio devo fare la comunicazione al RAS” è pura follia.
Nel rispetto del passato e di quanti hanno dedicato tempo e fatica per il bene comune, fosse stato anche solo con un abbraccio nella vittoria o, ancora più caro e sincero, nella sconfitta.
Ecco, allora, che accolgo l’invito Parigino del prissimo 25 Aprile con estremo entusiasmo. Per osservare, imparare, comprendere … certo che, a questo giro, di invidioso ci sarò solo io.
DAL MONDO SPORTIVO E DEL TERZO SETTORE
FAQ DIPARTIMENTO DELLO SPORT
Il dipartimento per lo sport ha recentemente pubblicato delle FAQ.
Ho deciso di trascriverne un paio a blogletter.
1) Per quali tipologie di contratti possono essere trasmessi i modelli UNILAV-SPORT tramite il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (“RASD”)? I modelli UNILAV che possono essere gestiti tramite il RAS sono relativi ai rapporti di lavoro nella forma coordinata e continuativa (“co.co.co.”) instaurati con lavoratori sportivi tesserati con una Federazione sportiva nazionale (FSN), una Disciplina sportiva associata (DSA) o un Ente di promozione sportiva (EPS), a prescindere dall’entità del compenso. Nel seguito, FSN, DSA e EPS possono cumulativamente essere indicati come Organismi Sportivi.
1bis) Chi ha l’onere di comunicare il superamento della soglia dei 5.000 euro e/o dei 15.000 euro nel caso di rapporti di collaborazione con più associazioni e/o società sportive dilettantistiche (“ESD)? Nel caso di un lavoratore che, avendo instaurato rapporti di co.co.co. con più ESD e/o Organismi Sportivi, superi la soglia dei 5.000 euro e/o dei 15.000 euro, è onere del lavoratore stesso autocertificare ai singoli Organismi Sportivi di aver superato una o di entrambe le soglie. Al momento dei pagamenti sussiste infatti in capo al lavoratore l’obbligo di rilasciare all’ESD o all’Organismo Sportivo un’autodichiarazione in merito alla retribuzione lorda annua in ambito sportivo – ovvero degli importi di lavoro sportivo percepiti al momento del pagamento – in modo da consentire di calcolare correttamente gli eventuali contributi da versare a carico del soggetto percettore. È comunque opportuno che l’ESD o l’Organismo Sportivo richiedano al lavoratore l’invio della predetta richiesta.
Di seguito le osservazioni da parte dell’Ufficio Legale della FIP …
GIUSTIZIA TRIBUATARIA: L’IVA E’ ESENTE PER LE SPORTIVE, ANCHE IN FORMA SOCIETARIA E NON DA OGGI.
La Sentenza n. 4275/2024 della Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Roma – sez. 36 - accoglie la tesi della difesa di una Società Sportiva in tema di esenzione IVA. In pratica si ritiene applicabile l’Art. 36-bis della Legge 112 del 10/08/2023, il quale dispone l’esenzione IVA delle attività sportive rese da Società ed Associazioni sportive dilettantistiche nei confronti di persone che praticano lo sport, riconoscendone l’efficacia retroattiva. Tesi questa che ho sposato da tempo (e che spero venga accolta anche dalle Corti presso cui ho radicato numerosi procedimenti negli ultimi mesi).
Di seguito allego la Sentenza ribadendo che Agenzia delle Entrate ancora oggi non ha pubblicato nemmeno un accenno di prassi amministrativa e che, pertanto, questa decisione è di fondamentale importanza.
TERZO SETTORE: EMENDAMENTI IMPORTANTI. MA NON RISOLUTIVI
“Da tempo, in alcuni casi sin dal 2018 in sede di correttivo al D. Lgs. 117/17, il Forum si è adoperato per apportare semplificazioni al Codice Terzo Settore, con particolare attenzione alle esigenze degli enti più piccoli. Le nostre attenzioni e proposte sono state portate alla attenzione di tutti i decisori nonché anche del Consiglio Nazionale Terzo Settore, da questi poi fatte proprie.
Nell’aggiornarvi sul percorso parlamentare del AC 1532 ter sono lieta di informarvi che in sede di dibattito in Aula della Camera ieri è stato approvato un emendamento all’art 13 del CTS che prevede una semplificazione per gli enti piccoli e piccolissimi, infatti:
viene aumentato da 220.000 a 300.000 euro il limite sotto il quale gli enti possono redigere il rendinconto per cassa in luogo del bilancio di competenza;
inoltre per gli enti con di ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate non superiori a 60.000,00 euro, il rendiconto per cassa può indicare le entrate e uscite in via aggregata.;
infine, è data facoltà agli “ETS-imprese”, che svolgono attività in via esclusiva o principale “in forma d’impresa” e/o “con modalità commerciali”, che non rivestono la qualifica di impresa sociale, anche di diritto (cfr. cooperative sociali), di redigere il bilancio d’esercizio secondo gli schemi e il contenuto previsti per il bilancio “ordinario” degli ETS “non imprese”. Ciò consente di predisporre una informativa più adeguata alla specificità dell’ETS
Esso si aggiunge ad altri emendamenti che prevedono semplificazioni che erano già stati approvati nei lavori in Commissione parlamentare:
è previsto per gli ETS anche iscritti al Registro nazionale delle ASDè fatta salva l'applicazione della disciplina delle sponsorizzazioni a condizione che i proventi siano impiegati in attività di interesse generale afferenti allo svolgimento di attività sportive dilettantistiche (art 6 CTS)
per le imprese sociali costituite in forma di associazione o fondazione, l’iscrizione al Runts è efficace anche ai fini dell'acquisto della personalità giuridica (art 11 CTS)
sono aumentati i requisiti sotto i quali non vi obbligo dell’organo di controllo e del revisore legale dei conti. (art 30 CTS)
per le APS il rapporto tra lavoratori e associati e aumentato dal 5% al 20% (art 36 CTS)
è prevista la possibilità di operare sul Runts a delegati (art 47 CTS)
il deposito del bilancio o rendiconto al Runs andrà fatto 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio (e non più entro il 30 giugno di ogni ano); per gli enti che esercitano la propria attività esclusivamente o principalmente in forma di impresa commerciale il deposito presso il registro delle imprese dovrà avvenire entro 60 giorni dall'approvazione»; (art 48 CTS)
è prevista la esclusione degli effetti devolutivi del patrimonio in capo alle Onlus che non possono iscriversi al Runts (Art 101 CTS)
è stato chiarito che le imprese sociali debbono versare “il” 3% ( e non “una quota sino al”) ai fondi mutualistici (art 16 D. Lgs. 112/17)
Il percorso non è ancora terminato: vi è infatti ancora il passaggio del Disegno di Legge al Senato. Sarà nostra cura presidiare tale passaggio e tenervi debitamente informati”
LEGGI QUI IL MIO APPROFONDIMENTO SUGLI EMENDAMENTI E SEGUI I LAVORI PARLAMENTARI
COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE E SANZIONI DA LAVORO (SPORTIVO) NERO
Sono obbligato a comunicare i nomi di chi collabora nello sport ?
E' una domanda a cui segue, normalmente, la considerazione che tale adempimento sia vissuto come una sorta di “attacco“ al mondo sportivo, quasi un tentativo di una entità superiore di arrecare danno al mondo dello sport costringendolo in adempimenti inutili e dispendiosi quando in realtà, leggendo la normativa del lavoro generale nel nostro paese, ci si rende conto che non è così. (CONTINUA A LEGGERE SUL PORTALE CONSULENTI DELLO SPORT)
NUOVO ORGANIGRAMMA E SEDE PER IL DIPARTIMENTO
Cambiano l’organizzazione e la sede del Dipartimento per lo Sport.
A seguito del decreto di riorganizzazione del 20/11/2023, che ne ha ampliato le competenze e modificato l’organigramma, si comunica che dal giorno 3 aprile 2024 il Dipartimento per lo Sport si è trasferito presso la nuova sede di Via Sardegna, 49 in Roma.
Il nuovo organigramma (con indicazione degli Uffici, Responsabili, numeri di telefono e mail ancora incompleti) è disponibile qui. Mentre qui vi indico i contatti operativi del Dipartimento.
GESTIAMO LO SPORT
Per chi volesse riascoltare il mio intervento a TRC CANALE 99 Tv Civitavecchia grazie al lavoro di Stefania Diiorio e a Giovanni Pimpinelli
CI VEDIAMO A LECCE !
PROSSIMA TAPPA IL 25 APRILE A PARIGI PER LA CARTA SOCIALE
Giochi Olimpici 2024 si svolgeranno dal 26 luglio all'11 agosto 2024, mentre i Giochi Paralimpici si svolgeranno dal 28 agosto all'8 settembre 2024.
Gli organizzatori dei Giochi Olimpici e Paralimpici desiderano rendere questo momento storico un evento responsabile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Per realizzare questa ambizione, il 19 giugno 2018 gli organizzatori hanno firmato una carta sociale con le organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro (compreso il CPME). Si tratta della prima volta per un grande evento sportivo che garantisce un approccio responsabile e sostenibile.
Per concretizzare questo impegno, l’ILO e il Comitato della Carta Sociale di Parigi 2024 organizzano un evento presso il Consiglio Economico, Sociale e Ambientale (CESE) il 25 aprile 2024 dalle 8:30 alle 13:00 dal titolo: “Paris 2024 Social Carta: un passo avanti verso giochi economicamente e socialmente responsabili? ". Sono previste due sessioni: la prima si concentrerà sulla valutazione dei progressi compiuti dalla Carta sociale olimpica 2024 alla presenza del COJO, del DIJOP e di Solidéo e la seconda, sotto forma di tavola rotonda, tratterà del dibattito nazionale patrimonio culturale e internazionale e lezioni per i futuri eventi sportivi internazionali alla presenza dell'ILO.
DA LEGGERE:
CRITICA DELLA RAGION DEMONIACA
di Rick Du Fer (il libro qui)DA LEGGERE:
Un libro anomalo, un libro necessario
“Critica della ragion demoniaca – Quali forze sono al comando della tua vita?” di Rick Dufer, alias Riccardo Dal Ferro, è un libro importante e anomalo. Anomalo perché frutto di un sapere irrequieto, dinamico, non “protetto” da torri d’avorio. Un sapere che nasce dall’incontro con la vita e alla vita costantemente ritorna come luogo d’origine che da una parte accoglie, dall’altra assegna nuovi compiti, nuove questioni, nuove terre da esplorare.
È quello che da sempre vorrei fosse e facesse la filosofia come sapere che non dà pace perché non se la dà, sapere che pungola le coscienze acquietate e convinte di essere a prescindere dalla parte del giusto. Sapere che addestra al dubbio, all’incertezza, all’imprevedibile.
Da sempre, cioè da quando a sedici anni mi capitò in mano la “Gaja scienza” di Nietzsche.
Solo molti anni dopo mi resi conto della forza dirompente di quel “Gaja”, aggettivo che all’impettito mondo accademico ottocentesco dovette suonare irriverente se non blasfemo (non che le cose siano molto cambiate da allora, nel mondo accademico, quanto a sussiego e altezzosità).
Per questo sono grato e anche un po’ emozionato di presentare domani con lui questo suo libro a Torino, nella Feltrinelli più grande della città, quella di piazza CLN.
Non distante da quella piazza Carlo Alberto in cui 136 anni fa, nell’aprile del 1888, Nietzsche prese alloggio e, prima della tragica perdita di sé, scrisse quel libro capitale nel quale racconta quali abissi e vette bisogna esplorare per “diventare quello che si è”, e così diventare capaci di riconoscere anche nelle pianure quotidiane l’avventura dell’esistere.
Libro – l’“Ecce homo” – di cui “Critica della ragion demoniaca” è figlia e degna erede.
LINEAMENTI DI DIRITTO SPORTIVO
L’opera è rivolta a tutti coloro i quali, a diverso titolo (professionisti, operatori del settore e studiosi della materia) siano interessati a conoscere e approfondire le tematiche di maggiore rilievo del diritto sportivo, settore fondamentale sia nella legislazione interna che in quella comunitaria, oggetto della recente Riforma dello Sport e di previsione a livello costituzionale. Il testo, che coniuga approfondimenti dottrinali e giurisprudenziali, è stato sviluppato per aree tematiche suddivise in nove parti, a loro volta suddivise in capitoli, in cui vengono trattati i temi dell’ordinamento e delle fonti del diritto sportivo, della persona nello sport, dei soggetti, dell’organizzazione e dei beni, del lavoro sportivo, dei contratti commerciali, della responsabilità civile, dei comportamenti devianti, della giustizia sportiva, con profili di diritto tributario. Per agevolare la lettura del testo è stata inserita una bibliografia essenziale all’inizio di ogni capitolo.